Bassano del Grappa.
Bassano del Grappa si è sviluppata nei primi secoli dopo il Mille intorno al casato dei Da Romano, pur avendo radici più lontane, come dimostrano i reperti paleoveneti prima, romani e longobardi poi.
Il fiume Brenta - che la attraversa - e la sua collocazione pedemontana hanno da sempre favorito un suo ruolo di snodo commerciale, fin dai tempi della Serenissima Repubblica, che attraverso le acque del fiume si approvvigionava di legname dai boschi delle Prealpi bassanesi.Intatti e visitabili sono il Castello degli Ezzelini, la cinta muraria trecentesca e la Torre Granda; più in generale, il centro conserva in buone condizioni gli edifici storici. Importanti il Museo Civico, con le opere - tra gli altri - di Jacopo Da Ponte e di Antonio Canova, oltre alle collezioni archeologiche e naturalistiche; il Museo della Ceramica e quello della Grappa, nei pressi del Ponte Vecchio, il simbolo dela città progettato da Andrea Palladio nel ‘500. Numerose le occasioni di shopping e souvenir.
Il fiume Brenta - che la attraversa - e la sua collocazione pedemontana hanno da sempre favorito un suo ruolo di snodo commerciale, fin dai tempi della Serenissima Repubblica, che attraverso le acque del fiume si approvvigionava di legname dai boschi delle Prealpi bassanesi.Intatti e visitabili sono il Castello degli Ezzelini, la cinta muraria trecentesca e la Torre Granda; più in generale, il centro conserva in buone condizioni gli edifici storici. Importanti il Museo Civico, con le opere - tra gli altri - di Jacopo Da Ponte e di Antonio Canova, oltre alle collezioni archeologiche e naturalistiche; il Museo della Ceramica e quello della Grappa, nei pressi del Ponte Vecchio, il simbolo dela città progettato da Andrea Palladio nel ‘500. Numerose le occasioni di shopping e souvenir.
La passeggiata ha inizio dal RISTORANTE MELOGRANO. Imboccata in discesa Via Meneghetti, si prosegue sullo sterrato in direzione sud.
Raggiunta una sorgente naturale, che ospita le Capelvenere, una bellissima felce, si scende a destra per la mulattiera selciata. Superato un ponticello su una profonda forra, si entra nel bosco di castagni secolari.
Proseguendo, al primo tornantino a sinistra si prenda la deviazione a destra, che in due minuti ci porta alle bellissime cascatelle del Silan.
Ritornati sulla mulattiera, si scende, superando due guadi fino a sbucare su una stradina asfaltata e quindi raggiungere la statale.
Svoltiamo a destra, mantenendoci al di fuori della carreggiata dapprima lungo una pista pedonale, poi su una stradina asfaltata che entra nei colli alle spalle della chiesa di San Michele. Si risale la riva
sinistra del rio Forame, fino a superarlo per poi piegare a destra su una pista erbosa.Si supera quindi il guado di pietra: a destra prosegue il nostro sentiero ma noi andiamo a sinistra per ammirare il grande salto della cascata del Forame, a due minuti. Ritornati al bivio, si proseguire in salita fino ad attraversare un borgo di case e sbucare sull’asfalto. Si continua a salire, superando un tornante, dopo il quale si incontra una casa sulla destra della quale prendiamo il sentiero che inizia davanti alla presa dell’acquedotto.
Si raggiunge così la località Campien. Prima di sbucare sull’asfalto, all’altezza della cabina Enel prendiamo a destra la pista erbosa che ci porta fino a Colle Basso, sull’asfalto. Appena superato il dosso, a destra parte una pista erbosa che ci porta in Contrà Meneghetti, attraversando il vecchio borgo.
Da qui, aggirato il bellissimo parco giochi, si ritorna al punto di partenza.
Raggiunta una sorgente naturale, che ospita le Capelvenere, una bellissima felce, si scende a destra per la mulattiera selciata. Superato un ponticello su una profonda forra, si entra nel bosco di castagni secolari.
Proseguendo, al primo tornantino a sinistra si prenda la deviazione a destra, che in due minuti ci porta alle bellissime cascatelle del Silan.
Ritornati sulla mulattiera, si scende, superando due guadi fino a sbucare su una stradina asfaltata e quindi raggiungere la statale.
Svoltiamo a destra, mantenendoci al di fuori della carreggiata dapprima lungo una pista pedonale, poi su una stradina asfaltata che entra nei colli alle spalle della chiesa di San Michele. Si risale la riva
sinistra del rio Forame, fino a superarlo per poi piegare a destra su una pista erbosa.Si supera quindi il guado di pietra: a destra prosegue il nostro sentiero ma noi andiamo a sinistra per ammirare il grande salto della cascata del Forame, a due minuti. Ritornati al bivio, si proseguire in salita fino ad attraversare un borgo di case e sbucare sull’asfalto. Si continua a salire, superando un tornante, dopo il quale si incontra una casa sulla destra della quale prendiamo il sentiero che inizia davanti alla presa dell’acquedotto.
Si raggiunge così la località Campien. Prima di sbucare sull’asfalto, all’altezza della cabina Enel prendiamo a destra la pista erbosa che ci porta fino a Colle Basso, sull’asfalto. Appena superato il dosso, a destra parte una pista erbosa che ci porta in Contrà Meneghetti, attraversando il vecchio borgo.
Da qui, aggirato il bellissimo parco giochi, si ritorna al punto di partenza.
A un'ora da noi.
A 10 minuti d’auto dal RISTORANTE MELOGRANO e da Bassano del Grappa si possono visitare Marostica ed Asolo, due vere perle del Veneto.
La prima, nota per la partita a scacchi con personaggi viventi, presenta una cinta muraria di straordinaria bellezza che si sviluppa dalla pianura fin su al colle Pausolino, sovrastato dal Castello Superiore; la seconda, dominata dalla Rocca, ci accompagna in piena epoca Rinascimentale, ai tempi della corte della regina Cornaro e dei Dogi veneziani. Vicina ad Asolo, Maser - con la villa Barbaro ed il Museo delle carrozze - offre un ulteriore assaggio della bellezza della”gioiosa” marca trevigiana.
A 30 minuti sorgono, invece, Castelfranco Veneto e Cittadella, due città murate “gemelle” ricche di storia e di tradizioni. In entrambi casi, la visita si può accompagnare alla ricerca dei tesori artistici del territorio.
Sempre in 30 minuti di auto si possono raggiungere i Laghi di Levico e Caldonazzo, in Trentino, con i loro bagni e le stazioni termali.
In un’ora di strada si raggiunge Trento, con il suo ospitale territorio montano, Treviso, con il suo Parco del Sile, e Venezia, di cui sembra pleonastico tessere gli elogi. Allo stesso modo si può raggiungere Asiago e il suo altopiano, oppure il monte Grappa, ottime palestre per l’escursionismo (sia estivo che invernale), oltre che vicini “fuori porta” per itinerari enogastronomici.
Per coloro che praticano sport, numerose sono le occasioni offerte nel territorio bassanese o poco lontano: parapendio, deltaplano, tiro con l’arco, cavallo, trekking fluviale, canoa e soprattutto mountain bike.
La prima, nota per la partita a scacchi con personaggi viventi, presenta una cinta muraria di straordinaria bellezza che si sviluppa dalla pianura fin su al colle Pausolino, sovrastato dal Castello Superiore; la seconda, dominata dalla Rocca, ci accompagna in piena epoca Rinascimentale, ai tempi della corte della regina Cornaro e dei Dogi veneziani. Vicina ad Asolo, Maser - con la villa Barbaro ed il Museo delle carrozze - offre un ulteriore assaggio della bellezza della”gioiosa” marca trevigiana.
A 30 minuti sorgono, invece, Castelfranco Veneto e Cittadella, due città murate “gemelle” ricche di storia e di tradizioni. In entrambi casi, la visita si può accompagnare alla ricerca dei tesori artistici del territorio.
Sempre in 30 minuti di auto si possono raggiungere i Laghi di Levico e Caldonazzo, in Trentino, con i loro bagni e le stazioni termali.
In un’ora di strada si raggiunge Trento, con il suo ospitale territorio montano, Treviso, con il suo Parco del Sile, e Venezia, di cui sembra pleonastico tessere gli elogi. Allo stesso modo si può raggiungere Asiago e il suo altopiano, oppure il monte Grappa, ottime palestre per l’escursionismo (sia estivo che invernale), oltre che vicini “fuori porta” per itinerari enogastronomici.
Per coloro che praticano sport, numerose sono le occasioni offerte nel territorio bassanese o poco lontano: parapendio, deltaplano, tiro con l’arco, cavallo, trekking fluviale, canoa e soprattutto mountain bike.